Guida SEO Google in 25 punti

Guida SEO Google per il 2023, basata sulle domande che più frequentemente mi vengono poste dai clienti e dai non addetti ai lavori.

Nella guida si parla solo di Google perchè è il motore di ricerca più usato ma le indicazioni sono valide anche per gli altri motori di ricerca.

 

guida seo per principianti

 

Tabella dei Contenuti

  1. Per chi è questa guida SEO Google?

Questa guida SEO Google è per tutti quegli imprenditori, liberi professionisti o artigiani che si chiedono se debbano preoccuparsi della SEO su Google e vogliono che il loro sito web gli porti clienti.

Per chi vuole saperne di più sulla SEO, per chi vuole capire se il proprio sito ha margini di miglioramento, per chi vuole essere preparato all’incontro con un Consulente SEO a cui affidare il proprio sito o a chi è in procinto di costruire un sito web e lo vuole già predisporre nel migliore dei modi per la SEO.

Oppure per chi vorrebbe diventare un esperto SEO e cerca un punto di partenza.

  1. Cosa vuol dire SEO?

SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization; è l’insieme di caratteristiche che un sito deve avere per posizionarsi in prima pagina dei motori di ricerca per ricerche rilevanti.

  1. Cosa vuol dire rilevanti?

Che hanno affinità con il proprio business: ad esempio se vendo stufe a pellet la ricerca “vendita stufe a pellet” è una ricerca rilevante per il mio business, “funzionamento caldaie a gas” no.

  1. Google è l’unico motore di ricerca?

No, ne esistono altri, come Bing o Yahoo, Google è il motore di ricerca usato da più del 90% degli utenti di Internet quindi è meglio cominciare con una guida SEO Google.

  1. Come funzionano i motori di ricerca?

I motori di ricerca come Google scansionano di continuo la rete internet alla ricerca di nuovi siti. Quando ne trovano uno lo inseriscono nel loro indice (una sorta di registro di tutti i siti conosciuti). A questo punto il sito è indicizzato.

Quando il sito compare nei risultati di ricerca di un motore (SERP) allora  è anche posizionato: posizionato bene se compare nella prima pagina dei risultati, male se non è nella prima pagina.

  1. Cosa vuol dire SERP?

SERP è l’acronimo di Search Engine Result Page ovvero pagina dei risultati di ricerca. Non è riferito solo alla prima pagina dei risultati ma all’insieme dei risultati, che per comodità di consultazione (e per dare delle priorità) vengono suddivisi in pagine.

  1. Perché se non è posizionato nella prima pagina della SERP non è ben posizionato?

Perché più del 90% degli utenti non guarda nella seconda pagina dei risultati.

  1. Perché è meglio lasciar perdere il fai da te nella SEO?

Anche se con questa guida SEO per principianti e non solo puoi aumentare le tue conoscenze in merito, la SEO richiede comunque conoscenze specifiche, esperienza, sperimentazione, aggiornamento continuo sul funzionamento dei  motori di ricerca, utilizzo di tools specifici: caratteristiche queste che solo un professionista può avere. In ogni caso questa guida SEO Google ti può servire per schiarirti le idee sull’argomento.

  1. Come si chiama il professionista che si occupa di SEO?

Consulente SEO, esperto SEO, SEO Specialist.

  1. Cosa fa il consulente SEO? 

Compie tutta una serie di verifiche, analisi ed azioni, sia sul sito che fuori dal sito, per dargli le caratteristiche necessarie a farlo apparire in prima pagina di Google per ricerche rilevanti.

  1. Quali sono le principali azioni che compie sul sito (dette on-site)? 

Verifica che il sito sia indicizzato e il suo posizionamento, ottimizza le pagine perché siano il più veloci possibile a caricarsi, organizza i contenuti in maniera logica e in modo che siano facilmente fruibili dai visitatori del sito, verifica che non ci siano errori di ortografia e grammatica, cerca ed elimina contenuti che non hanno un obiettivo preciso di posizionamento o troppo brevi, cerca ed elimina contenuti duplicati, rende i titoli descrittivi e accattivanti, verifica che il sito sia visualizzabile correttamente anche sui dispositivi mobili, verifica che le immagini non siano più grandi di quello che serve e non rallentino il caricamento della pagina, verifica che ci sia una sitemap, verifica la presenza e la correttezza dei link interni e molto altro.

  1. E fuori dal sito? 

Ricerca e ottenimento di backlink, promozione su altri siti o sui social network, verifica dell’attività degli utenti a riguardo delle parole chiave per cui il sito è ottimizzato, analisi dei social, dei forum e  dei blog per capire le tendenze ed individuare nuove parole chiave.

  1. Qual è l’obiettivo principale della SEO? 

Portare più traffico organico e qualificato sul sito, aumentarne l’authority (fiducia agli occhi di Google) che se alta ti permette di arrivare più facilmente in prima pagina e quindi avere più traffico.

  1. Cos’è il traffico organico?

Sono le visite che non arrivano da click su annunci a pagamento, quindi in un certo senso gratuite.

traffico organico

  1. Cos’è una sitemap?

E’ la mappa con riportate tutte le pagine del sito e come sono collegate tra loro, fornisce importanti informazioni ai motori di ricerca sulla struttura e l’organizzazione del sito.

  1. Che cosa sono gli url SEO friendly?

Url è l’acronimo di Uniform Resource Locator che in poche parole è l’indirizzo di una pagina web. Un URL SEO friendly è un indirizzo dove al freddo e anonimo indirizzo ip usato dai pc viene sostituita una frase comprensibile agli umani. Ad esempio l’indirizzo ip della pagina it.wikipedia.org è 208.80.154.224, it.wikipedia.org è l’url SEO friendly. In questo caso si tratta della home ma lo stesso discorso vale per le pagine: un motore di ricerca non può capire da un indirizzo ip di cosa parla la pagina e quindi posizionarla per una qualsiasi ricerca, ha bisogno di un indirizzo SEO friendly.

  1. Il mio sito deve essere mobile friendly?

Ormai Google da sempre più importanza ai contenuti ottimizzati per i dispositivi mobili. Questo perché, soprattutto in alcuni settori, il numero di ricerche effettuate da dispositivi mobili ha superato quello delle ricerche effettuate da pc desktop (ovvero fissi).

  1. Che ruolo hanno link interni?

I link interni hanno più di un ruolo. Il primo è quello di collegare le pagine del sito, crearne l’organizzazione e stabilirne la gerarchia. Poi permettono di proporre agli utenti contenuti correlati a quelli della pagina che stanno visitando: in questo modo aumentano il tempo durante il quale un utente permane sul sito.Il tempo di permanenza su una pagina (e sul sito in generale) è un fattore che Google usa per stabilire il posizionamento. Se gli utenti stanno molto tempo sul vostro sito è perché lo reputano interessante e per questo Google lo premia facendolo arrivare molto in alto nei risultati di ricerca.

Inoltre permettono di trasferire l’authority da una pagina all’altra.

  1. Qual è la prima azione che un consulente dovrebbe fare? 

Ogni consulente ha il suo metodo di lavoro ma una buona prassi prevede di cominciare con un audit tecnico per cercare e rilevare eventuali problemi come velocità di caricamento, presenza e correttezza di redirect (comunicare al motore di ricerca che una pagina non esiste più o è stata sostituita da un’altra), organizzazione dei contenuti, correttezza dei titoli, qualità dei contenuti, presenza e correttezza dei link interni ecc). Per rendere meglio l’idea, è inutile ristrutturare una casa se le fondamenta non sono solide.

  1. E poi come dovrebbe continuare?

Risolti eventuali problemi tecnici (la cui eliminazione sovente fa già migliorare notevolmente il posizionamento) si passa ai contenuti per verificarne la correttezza e la potenzialità; poi si analizza la concorrenza sul web per capire con chi si sta competendo ed elaborare la strategia (ottimizzare contenuti esistenti, crearne di nuovi, acquisire backlink, ecc.)

  1. Di cosa c’è bisogno per avere più authority? 

L’authority aumenta naturalmente con l’età del sito (a patto che ci sia un minimo di traffico e ci siano segnali che il sito sia vivo); ma i fattori che maggiormente fanno aumentare l’authority sono il numero dei domini da cui provengono i backlink, l’authority di tali domini, la loro rilevanza con il vostro sito e i contenuti (a patto che contengano parole chiave rilevanti).

  1. Authority in termini pratici? 

L’authority (o autorevolezza) è la percezione di Google riguardo la capacità del tuo sito di soddisfare i bisogni dei visitatori. Quindi non basta dire al mondo che produci qualcosa o fornisci un servizio. Attraverso le pagine del sito e gli articoli del blog devi spiegare come lo fai, perchè lo fai, cosa ti distingue dalla concorrenza, fornire informazioni utili ai visitatori in cerca di notizie riguardo il tuo business, essere quindi un’autorità nel tuo campo.

  1. Come fa Google a determinare quali sono le pagine migliori? 

Google non determina nulla, Google guarda solamente il comportamento degli utenti per capire la search intent celata dietro una ricerca e proporre i risultati più attinenti: se per la ricerca “incollare legno” la maggior parte degli utenti clicca su siti di produttori di colle, difficilmente Google metterà in prima pagina un tutorial su come incollare il legno. Questo perché in base ai clic degli utenti, per lui chi cerca “incollare legno” cerca una colla e sa già come incollare. Il tutorial sarà magari in prima pagina per la ricerca “come incollare legno”, qui l’intento è più chiaro, la gente vuole sapere come si fa ad incollare il legno e non con che marca di colla.

  1. Cos’è la search intent?

La search intent è l’intento di ricerca, ovvero quale bisogno vogliono soddisfare gli utenti quando fanno una determinata ricerca. L’individuazione della search intent è fondamentale per produrre contenuti che si posizioneranno in prima pagina.

  1. Io, come proprietario del sito, posso fare qualcosa o devo lasciare tutto in mano al consulente?

Innanzitutto qualcosa lo hai già fatto leggendo fino a qui questa guida SEO Google : ti sei documentato per capire un po’ di più del nuovo mondo che andrai ad affrontare. Un’altra cosa che puoi fare è cercare possibili fonti di backlink tra i tuoi clienti, fornitori, portali di settore, forum di settore. Puoi anche analizzare i risultati di ricerca (per prodotti o servizi come quelli che offri tu), vedere cosa si posiziona bene e dare spunti al consulente per la creazione di contenuti.

Ovviamente ogni punto di questa guida SEO Google meriterebbe un intero articolo dedicato, ma lo scopo della guida è quello di dare un’idea generale di cos’è la SEO e delle logiche che la costituiscono.

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