Cosa sono contenuti duplicati SEO

I contenuti duplicati SEO sono un grosso problema ed affliggono molti più siti web di quanto si possa pensare.

Sono anche uno dei primi problemi di cui un Consulente SEO dovrebbe andare alla ricerca.

Si parla di contenuti duplicati SEO quando, all’interno dello stesso sito, si trova più volte ripetuto lo stesso contenuto.

Non si parla delle stesse due o tre parole in sequenza ripetute più volte all’interno del sito, ma di gruppi di frasi identiche oppure di pagine che differiscono solo per qualche parola.

Affinché un sito web possa godere di un buon posizionamento, è necessario che i suoi contenuti siano il più possibile unici.

I contenuti duplicati SEO vengono penalizzati da Google e dai motori di ricerca in genere perché non aiutano in nessun modo il lettore e forniscono un’esperienza utente scadente; sovente vengono generati di proposito per ingannare i motori di ricerca.

In prospettiva SEO il contenuto duplicato è un problema se è duplicato all’interno dello stesso sito. Se più siti hanno lo stesso contenuto si è in presenza di problema di copyright piuttosto che di SEO.

Perché i contenuti duplicati SEO sono dannosi?

La presenza di contenuti duplicati SEO è dannosa perché:

  1. Corri il serio rischio di incorrere in penalizzazioni: nello specifico, Google ha rilasciato a Febbraio 2011 un algoritmo chiamato Panda. L’obbiettivo di questo algoritmo fu quello di dichiarare guerra ai contenuti scadenti e di bassa qualità e i contenuti duplicati rientrano proprio in queste due categorie.
  2. Costituisce un’esperienza negativa per gli utenti: con algoritmi successivi Google si è particolarmente concentrato nel determinare l’esperienza utente dei siti web e nel penalizzare quelli con un’esperienza utente scarsa.
  3. Ha un Impatto negativo sulle performance SEO a causa di quanto detto ai punti 1 e 2.
  4. Si autoalimenta e rischia di raggiungere dimensioni incontrollabili.
  5. Rischia di vanificare il buon lavoro SEO svolto: questo perchè solitamente (ma non sempre) quando Google incontra due pagine quasi identiche, ne indicizza una e l’altra non la considera; se quella non indicizzata da Google era una pagina importante per il sito, avrai penalizzato la tua SEO.

Grandi quantità di contenuti duplicati si trovano frequentemente negli e-commerce: le descrizioni dei prodotti, le pagine di categoria, gli archivi, se non ben curate, possono diventare fonti di contenuti duplicati. Per esempio fare copia e incolla delle descrizioni prodotto (cambiando solo il minimo indispensabile tra un prodotto e l’altro) genera decine di pagine praticamente uguali: il tempo risparmiato non creando descrizioni uniche verrà ampiamente superato da quello necessario a sistemare le cose in seguito.

Come risolvere il problema dei contenuti duplicati SEO:

La miglior soluzione al problema dei contenuti duplicati è quella di non crearne: può sembrare banale ma è anche la più semplice ed efficace.

Una volta che un sito contiene molto contenuto duplicato, bisognerà investire molte risorse per eliminarlo.

Se ormai il guaio è fatto, il primo passo per eliminare il contenuto duplicato è identificarlo.

contenuti duplicati SEO
Siteliner

Esistono due comodi tool gratuiti che sono Screaming Frog (https://www.screamingfrog.co.uk) e Siteliner (https://www.siteliner.com/).

Screaming Frog è un software da scaricare ed installare sul proprio pc. Riproduce il comportamento di uno spider web (il software che i motori di ricerca come Google usano per scansionare le pagine web) e fornisce molti dati importanti sul sito web che si sta scansionando, come ad esempio il contenuto duplicato.

Siteliner invece è un tool on-line che aiuta anche a trovare link interrotti, redirect, ecc. Oltre a indicare dove si trova il contenuto duplicato, ne fornisce anche la percentuale. In questo modo sarà possibile una valutazione più completa dell’impatto che il contenuto duplicato può avere sul sito web.

Entrambi questi tool sono gratuiti fino ad un certo numero di pagine da scansionare: per siti di grandi dimensioni è consigliabile la versione a pagamento.

Non tutto il contenuto duplicato è da eliminare

Trovato il contenuto duplicato bisogna analizzarlo: esistono infatti delle pagine dove è particolarmente difficile eliminarlo ma che possono essere tranquillamente tolte dall’indice (cioè deindicizzate con un tag “noindex”) in modo da non farle analizzare dai crawler web. E’ questo il caso, ad esempio, delle pagine dei tag o degli archivi autore.

Se le pagine che contegono contenuti duplicati nono possono essere deindicizzate (come ad esempio le pagine prodotto di un e-commerce), bisogna intervenire e sostituirlo con un contenuto il più possibile unico.

Un percentuale di contenuto duplicato è fisiologica e comunque ammessa (nel senso che non influisce negativamente sulle performance SEO). Questa percentuale di contenuti duplicati SEO è di circa il 10%, oltre è meglio non spingersi.

Per diminuire la percentuale di contenuto duplicato all’interno di un sito, si può anche ricorrere ad un altro metodo: aumentare il contenuto unico. Così facendo, la percentuale di contnuto duplicato diminuirà.

E’ un’azione un po’ al limite ma in alcuni casi può funzionare.

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