Che cos’è la SEO nel 2024

Prima di spiegarti che cos’è la SEO devi sapere che:
il 93% di tutte le azioni sul web inizia da un motore di ricerca.
Ciò significa che i tuoi potenziali clienti sono sul web alla ricerca di soluzioni ai loro problemi. Con un’adeguata ottimizzazione per i motori di ricerca, puoi fare in modo di farti trovare. Nell’ottimizzazione del tuo sito puoi farti assistere da un consulente SEO o provare a fare da solo. In questo articolo ti illustrerò alcuni aspetti della SEO e cosa può fare per il tuo business.
In particolare:

  • Perché la SEO è importante per la tua attività
  • I termini della SEO
  • Cos’è una strategia SEO
  • In quanto tempo la SEO da i suoi frutti

 

Che cos’è la SEO e perché è così importante per la tua attività

google

In tutto il mondo, ogni secondo vengono fatte 40000 ricerche su Google. Questo vuol dire 3,5 miliardi al giorno: è molto probabile quindi che anche i tuoi potenziali clienti stiano cercando i tuoi prodotti o servizi su un motore di ricerca.
Se non sei nella prima pagina dei risultati di ricerca, ti stai perdendo:

1. Traffico sul tuo sito

Rapporti di società di marketing hanno evidenziato come oltre la metà di tutto il traffico sui siti web provenga dai motori di ricerca. È impressionante, considerando che dalla pubblicità a pagamento ne deriva il 10% e dai social solo il 5%.

2. Più entrate

L’81% dei consumatori e il 94% dei clienti B2B passano da un motore di ricerca prima di effettuare un acquisto: queste sono persone che potrebbero portare più entrate alla tua attività. Però, per essere tra le aziende che ricava il 40% dei propri guadagni medi dal proprio sito web, devi avere una strategia SEO efficace.

3. Più visitatori in negozio

Essere presenti nella prima pagina dei risultati dei motori di ricerca può aiutare a indirizzare i clienti verso il tuo negozio o attività commerciale. Molti utilizzatori di smartphone, ad esempio, effettuano ricerche tra le attività nella zona in cui si trovano: se sei in prima pagina, questi utilizzatori possono diventare tuoi clienti.

Ecco perche capire bene che cos’è la SEO è molto importante per la tua attività.

Le parole della SEO: alcuni termini che è utile conoscere

Molte persone trovano difficoltà a comprendere cos’è la SEO forse anche a causa dei numerosi acronimi e delle numerose abbreviazioni utilizzate dagli addetti ai lavori.
Ecco quindi alcuni termini che è meglio conoscere:

Algoritmo: insieme di regole e criteri utilizzati dai motori di ricerca per classificare una pagina web. Alcune parti di questi algoritmi sono più o meno note, altre restano segrete.

Back link: un link proveniente dall’esterno del tuo sito Web che punta ad una pagina del tuo sito Web.

Black Hat SEO: insieme di tecniche fraudolente utilizzate per ingannare i motori di ricerca. Agli albori del web era molto facile usare queste tecniche e conquistare la prima pagina dei risultati senza alcuno sforzo. Oggi gli algoritmi sono diventati così raffinati da rendere quasi impossibile il loro utilizzo, che oltretutto, porta quasi sempre i siti web che li usano, a ricevere penalizzazioni di posizionamento.

Frequenza di rimbalzo: percentuale di utenti che entrano ed escono dal tuo sito dalla stessa pagina, senza interagire con il resto del sito. Un’elevata frequenza di rimbalzo è considerata come segnale negativo dai motori di ricerca.

DA (Domain Authority): metrica creata dal servizio web Moz per dare un peso alla credibilità e affidabilità dei siti web e darti un idea di quello che potrà esserne il posizionamento. E’ suddivisa in punti, parte da 0 e arriva a 100 e la sua difficoltà è crescente con una sorta di regola logaritmica: passare da 0 a 10 è abbastanza facile e relativamente veloce (qualche mese), passare da 80 a 90, oltre a non essere alla portata di tutti i siti web, richiede anni.

Penalità (Google): è una penalità che Google attribuisce ai siti web che in qualche modo non rispettano le regole più o meno note per un buon posizionamento o che usano tecniche fraudolente (blackhat). Queste penalità fanno si che il tuo sito passi dalla prima pagina dei risultati alla decima nel corso di una notte! Sistemando il sito è comunque possibile vedersi togliere le penalità.

Parola chiave: le parole che gli utenti inseriscono nell’apposito campo dei motori di ricerca quando cercano qualcosa in internet.

Impressioni: il numero di volte che il link al tuo sito Web è comparso nella pagina dei risultati di ricerca. E’ un dato visibile in Google Search Console.

Meta titolo e descrizione: sono le parole riferite ad un sito web ed elencate nella pagina dei risultati di una ricerca fatta su un motore: il titolo è la parte in blu che puoi cliccare e che ti porta al sito web, la descrizione è il testo che c’è sotto e che funge da presentazione del sito che raggiungerai seguendo quel collegamento.

CTR organico (percentuale di clic): rapporto tra le impressioni del tuo sito web nella pagina dei risultati di ricerca e i click che ha ricevuto.

Classifica: ordinamento dei siti web nella SERP.

SERP (Pagina dei risultati del motore di ricerca): la pagina che contiene l’elenco dei risultati ottenuti per una ricerca effettuata per una specifica parola chiave.

Intento di ricerca: motivo che ha spinto un utente ad effettuare una ricerca su un motore: sta cercando un prodotto, un servizio o solo informazioni? Capire questo aiuta a definire la tua strategia SEO.

White Hat SEO: opposto del Black Hat SEO, quindi tecniche lecite ed etiche per migliorare il posizionamento di un sito web.

Che cos’è la SEO Strategy?

Cominci a capire che cos’è la SEO e le opportunità che offre alla tua attività e hai deciso di iniziare a ottimizzare il tuo sito.
Avrai sicuramente dei dubbi su come muoverti per iniziare la scalata alla prima pagina di Google.
Non esiste una tattica definitiva: Google prende in considerazione almeno 200 fattori di una pagina web per determinarne il posizionamento quindi le strade sono pressoché infinite.
Esistono comunque delle azioni standard che devono essere comprese in ogni strategia SEO e che nella maggior parte dei casi danno già ottimi risultati.

1. Ricerca delle parole chiave

Vuoi che il tuo sito compaia nella prima pagina dei risultati di ricerca quando un utente effettua una ricerca per determinate parole chiave correlate alla tua attività. Ora ti chiederai: quali possano essere queste parole chiave?
La prima cosa da non fare è cercare di indovinare le parole chiave utilizzate dal tuo pubblico.
Bisogna indagare e scoprire quali parole chiave utilizzano i tuoi potenziali clienti quando cercano prodotti o servizi come quelli che offri tu.

Come trovare le parole chiave

Esistono vari strumenti per trovare le parole chiave utilizzate dal tuo pubblico.
Per iniziare, vai su Google e digita una parola che può aver a che fare con il tuo business. Non premere “invio” e osserva attentamente le parole che Google ti suggerisce sotto la tua. Quelle sono parole che altri utenti hanno già usato, quindi possono essere un buon punto di partenza.

Esistono anche altri strumenti, tipo (cerca i relativi siti web):

  • Ahrefs
  • SeoZoom
  • Answer the public
  • Keyword.io
  • Serpstat
  • SEMRush
  • Buzzsumo

Inserisci un elenco di parole chiave che ritieni pertinenti alla tua attività. Il tuo elenco dovrebbe includere parole chiave corte (una parola, tipo “SEO” , o due o più parole, tipo “cos’è la SEO”) e più lunghe (in gergo long tail keyword o parole chiave dalla coda lunga, che sono delle frasi chiave, tipo “acqua calda sanitaria” o “produzione acqua calda sanitaria”). Questo perché una frase chiave indica un intento di ricerca più specifico, che solitamente significa meno ricerche ma fatte da persone più propense all’acquisto. Quando hai definito il tuo elenco puoi andare su Ubersuggest per ricavare due paramenti fondamentali delle parole chiave:

Volume di ricerca: quante ricerche vengono effettuate ogni mese usando una determinata parola chiave? Le SERP per le parole chiave con un volume di ricerca elevato sono solitamente dominate da grandi marchi con elevati budget da riservare alla SEO. Le parole chiave con un volume più basso sono generalmente più facili da gestire, soprattutto all’inizio.

Difficoltà SEO:

questo parametro indica le difficoltà di posizionamento nella prima pagina per una determinata parola chiave. I punteggi più alti (come 80) richiederanno molto lavoro e tempo; con quelli più bassi (intorno a 12) è generalmente possibile ottenere dei buoni risultati più velocemente.

A questo punto, dovresti aver ottenuto un elenco di parole chiave correlate al tuo business che vengono usate da un buon numero di utenti e che hanno una difficoltà di posizionamento alla tua portata.
Ora devi scegliere quali pagine ottimizzare per queste parole: raggruppa quelle che hanno significati simili e usale in una stessa pagina; Google è in grado di riconoscere i sinonimi e preferisce le pagine in cui si usano sinonimi invece che la stessa parola ripetuta troppe volte, quindi le parole si possono aiutare una con l’altra per migliorare il posizionamento.

2. Che cos’è la SEO on-page

Hai individuato le parole chiave e vuoi cominciare a migliorare il posizionamento.
Devi quindi costruire o modificare una pagina del tuo sito inserendo dei testi che includano tali parole e alcuni sinonimi in modo che Google, arrivandoci sopra, capisca di cosa parla e possa posizionarla.

Questa parte di SEO si chiama “ottimizzazione on-page” cioè “sulla pagina”.
Oltre al testo, l’ottimizzazione on page include anche:

Meta tag: sono i testi che appaiono nella SERP: devono contenere le parole chiave che hai scelto ed essere accattivanti, per invogliare la gente a farci clic sopra. Il rapporto tra le impressioni e i click è un parametro usato da Google per determinare la posizione del tuo sito nella SERP.

URL: è il percorso relativo alla tua pagina che appare nella barra del browser: se il tuo sito è in html puro, sarà il titolo che darai al file della pagina; se usi un CMS (content management system) come WordPress o Joomla, è quello che nel backend scriverai nella sezione “Titolo” relativo alla tua pagina. Anche qui è meglio includere le parole chiave e tenerlo il più corto possibile; Google sembra preferire titoli corti e facilmente leggibili.

Titolo della pagina: questo è il titolo che i visitatori troveranno sulla pagina. Deve anch’esso contenere le parole chiave ed essere convincente, per invogliare gli utenti a leggere la pagina. Il tempo di permanenza sulle pagine di un sito è un altro paramento di classificazione utilizzato da Google.

Tag di intestazione: ogni pagina è meglio che sia divisa in paragrafi e ogni paragrafo deve avere un titolo: questi sono i tag di intestazione; come per il titolo della pagina, bisogna inserire le parole chiave (o sinonimi) e fare in modo che siano pertinenti con l’argomento della pagina.

Corpo del testo: il tuo testo deve contenere le parole chiave e dei loro sinonimi ed avere una lunghezza minima di 300 parole, ma in settori molto concorrenziali è meglio stare sopra le 2000. Il testo deve essere naturale ed essere corretto, sia dal punto di vista ortografico che grammaticale. In ogni caso non bisogna sacrificare la qualità per la quantità: un testo anche solo di mille parole ma originale e ricco di contenuti interessanti è sicuramente meglio di uno di 3000 pieno di ripetizioni e giri di parole.

Link interni: collega le pagine del tuo sito con dei link nel testo; questo fa si che gli utenti possano trascorre più tempo sul tuo sito saltando da una pagina all’altra; il tempo trascorso dagli utenti sul tuo sito è un fattore molto importante usato da Google per classificare il tuo sito nella SERP.

Se oltre a sapere che cos’è la SEO ti interessa anche capire chi è il consulente SEO Freelance, segui questo link: SEO Specialist. Potrai passare alla seconda parte dell’articolo anche da questa pagina.

Che cos’è la SEO tecnica

Oltre all’ottimizzazione on-page ci sono degli aspetti tecnici da considerare ed ottimizzare per avere un buon posizionamento.
Tutto ciò per assicurare che:
• I motori di ricerca possono trovare (e interpretare correttamente) le pagine del tuo sito web
• il tuo sito web possa essere una risorsa di valore per i tuoi utenti
Prova a pensare: quando atterri su un sito web che impiega 20 secondi a caricarsi e pieno di immagini in movimento scintillanti, che esperienza ne ricavi? Google penalizzerà siti come questo perché il suo intento è rimandare le persone verso contenuti utili e di valore. Se così non fosse, gli utenti utilizzerebbero un altro motore di ricerca.

Gli aspetti tecnici da considerare sono:

Velocità di caricamento della pagina

Ti succede mai di atterrare su una pagina web e di vedere solo la piccola immagine del caricamento che gira e gira? Cosa fai? Aspetti un po’ e poi te ne vai.

Non permettere che il tuo sito fornisca un’esperienza simile ai tuoi utenti, anche perché la velocità di caricamento è un fattore utilizzato da Google per il posizionamento dei siti web. Utilizza lo strumento PageSpeed ​​Insights di Google per verificare la velocità del tuo sito ed avere suggerimenti su come migliorarla.

Giusto per darti dei riferimenti, alcuni studi hanno evidenziato che una pagina a caricamento lento può provocare l’innalzamento della frequenza cardiaca dell’utente fino al 38% (peggio che un film horror!!).

cos'è la seo

 

Che cos’è la SEO per il Mobile?

Sapevi che è stato usato un dispositivo mobile per consultare il 62% di tutte le pagine web visualizzate nel 2023?
I motori di ricerca stanno cambiando per soddisfare questa domanda, con molte piattaforme che adottano un approccio mobile first. Le prestazioni su dispositivi mobili saranno prese in considerazione prima di quelle su dispositivi fissi nel futuro.
È estremamente importante che il tuo sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili e utilizzi un design responsive, cioè che si adatta automaticamente al dispositivo dal quale viene visualizzato. Per capire l’ottimizzazione del tuo sito per il mobile, puoi utilizzare lo strumento messo a disposizione da Google.

Protocollo SSL (https)

Gli utenti di internet sono preoccupati per la loro privacy.

In loro aiuto è arrivato il protocollo SSL (secure socket layer), un sistema di crittografia che cripta lo scambio di informazioni tra il sito web e il dispositivo dell’utente.

Google visualizza un avviso sui siti Web che non utilizzano il protocolloSSL prima di caricare la pagina e nelle sue classifiche mette prima i siti SSL (quelli che iniziano con https).

La cosa non sorprende: manderesti mai qualcuno verso un luogo non sicuro?

Questo è ancora più importante se hai un e-commerce: senza il protocollo SSL i tuoi clienti rischiano di vedersi clonate le carte di credito; vuoi correre questo rischio? Tutti fornitori di spazi web hanno il protocollo SSL disponibile gratuitamente: se il tuo sito inizia con “http” è tempo di agire, informati dal tuo fornitore di spazio web per farti abilitare il protocollo SSL.

Ottimizzazione UX

Agli albori del web per posizionare bene una pagina per una determinata parola chiave, era sufficiente ripeterla decine di volte nel testo. Con il tempo questa tecnica è stata messa nel “black hat seo” ovvero le tecniche vietate su Google.
I motori di ricerca valorizzano e posizionano bene solo pagine che possono essere utili agli utenti. Questo è il motivo per cui vale la regola “se va bene per gli utenti andrà bene anche a Google”. Qundi la User Experience” (UX) deve sempre essere al centro di una strategia SEO. Se ti rivolgi ad un SEO Specialist a Torino o Milano per capire meglio cos’è la SEO, richiedi anche questa ottimizzazione.

Uno studio di SEMrush ha evidenziato come alcuni comportamenti degli utenti siano considerati dai motori di ricerca come segnali positivi.

Vediamo quali sono questi comportamenti e come agevolarli sul tuo sito:

Permanenza sul sito

Più un utente è coinvolto e interessato, più tempo starà sul tuo sito.

Un tempo di permanenza elevato per ogni utente è considerato positivo dai motori che valorizzeranno le pagine su cui gli utenti trascorrono molto tempo.

Per aumentare il tempo che gli utenti trascorrono sul tuo sito puoi:

• Inserire video sulla pagina
• Scrivere testi incisivi, coinvolgenti, con frasi corte, suddiviso in paragrafi e quindi ben organizzato.
• Inserire immagini

Pagine per sessione

Un altro fattore molto condsiderato dai motori è il numero di pagine per sessione.
Infatti se un utente visita più pagine di seguito vuol dire che trova i contenuti interessanti. Questo farà si che i motori considerino il tuo sito rilevante e quindi lo posizioneranno in alto nella SERP:
Per aumentare il numero di pagine che i tuoi utenti visitano sul tuo sito inserisci in ogni pagina collegamenti verso altre pagine.

Frequenza di rimbalzo

E’ la percentuale di visitatori che abbandonano il tuo sito dopo aver visualizzato solo una pagina.

Un valore elevato può voler dire che gli utenti non trovano utili i tuoi contenuti o che non trovano risposte alle loro ricerche.
Ricorda:
Se gli utenti non sono soddisfatti, difficilmente lo saranno i motori di ricerca. Se hai un’elevata frequenza di rimbalzo ne risentirà anche il tuoposizionamento.

Per ridurre la frequenza di rimbalzo puoi:
– aggiungere link interni al tuo sito per fare in modo che gli utenti visitino più di una pagina;

fare in modo che lo snippet sulla SERP sia coerente con l’argomento della pagina, ed evitare quindi che venga cliccato da chi cerca altro;

Cos’è la SEO: Content marketing

I contenuti sono rappresentati da tutto quello che c’è nel sito come testi, immagini e video.

Il contenuto è un pilastro fondamentale in una strategia SEO perché è il modo con cui comunichi ai tuoi utenti.
Un ottimo modo per diffondere contenuti dal tuo sito web è il blog.

Le statistiche infatti dicono che:
• Siti web dotati di un blog ricevono il 97% in più di collegamenti verso il proprio sito (i famosi backlink tanto cari a Google);
• I siti con un blog hanno il 434% in più di pagine indicizzate rispetto a quelle senza;
• Un post su dieci aumenta da solo nel tempo il proprio traffico dai motori di ricerca

E chi dice che i blog vengono creati solo per generare traffico, si sbaglia.
Un blog con contenuti rilevanti può anche farti guadagnare: il 71% dei clienti B2B passa dai contenuti del blog durante il suo percorso di acquisto e i siti B2B con un blog generano il 67% di potenziali acquirenti in più rispetto a quelli senza.
Analizza il tuo elenco di parole chiave e cercane una sulla quale incentrare un articolo informativo da inserire nel tuo blog.

Link building

I backlink (link al tuo sito Web da altri siti) sono un fattore determinante per il posizionamento e la strategia SEO.
Questi collegamenti sono l’equivalente delle raccomandazioni nella vita reale: un sito autorevole che ha un collegamento verso il tuo gli trasferisce un po’ di questa autorevolezza.
Non ci sono linee guida sul numero di link che può servire per farti migliorare il posizionamento. Ma quello a cui bisogna puntare è la qualità. Ottenere qualche backlink da siti Web autorevoli, in particolare del tuo settore, ti aiuta molto di più rispetto a centinaia di link da siti che non c’entrano niente con te. L’acquisizione dei backlink più redditizia è quella naturale, non stimolata artificialmente. Non dovresti forzare qualcuno a collegarti al tuo sito o cercare link in cambio di denaro. I motori di ricerca riconoscono campagne di linkbuilding a pagamento (tanti link acquisiti in pochissimo tempo) e penalizzano i siti che ne sono oggetto

Che cos’è la SEO Reputation?

I motori di ricerca usano anche segnali meno diretti per capire la rilevanza del tuo sito, come ad esempio le recensioni.

Molte recensioni negative possono intaccare la tua reputazione SEO. Purtroppo prima o poi una recensione negativa arriva, anche senza che tu ne abbia colpa.

Come gestirle?
Può essere utile:
• Monitorare le menzioni e le recensioni utilizzando strumenti di ascolto social e rispondere pubblicamente ai commenti negativi prima di rendere privata la conversazione per risolvere il problema;
• Creare ottimi contenuti utili al pubblico di destinazione e incoraggiarli a condividerli, in modo da evitare che qualcuno si aspetti qualcosa che non puoi dargli;

la seo cos'è

Che cos’è la SEO locale o Local SEO

La local SEO o SEO locale è un settore della SEO che si preoccupa di indirizzare verso la tua sede utenti interessati ai tuoi prodotti o servizi.
Ormai gli utenti cercano risposte immediate ai loro problemi. Ed in loro aiuto è arrivata la tecnologia mobile.
Circa un terzo di tutte le ricerche su mobile sono basate sulla posizione, quindi la local SEO sta divenendo vitale per i negozi classici con una sede fisica. Le ricerche che includono i termini “vicino a me, oggi, stanotte” sono aumentate del 900% negli ultimi anni.

Come ottimizzare la SEO locale?
• Se non ce l’hai già creati un account su Google my Business e compila la scheda con tutti i dettagli di contatto (telefono, e-mail) e gli orari di apertura.
• Creare contenuti e generare e diffonderli nella propria area locale.
• Registrarti nelle directory di settore della tua zona.
Tieni presente che il 28% delle ricerche per un prodotto o servizio nelle vicinanze porta a un acquisto, rendendo la SEO locale un’opportunità fondamentale le aziende che desiderano aumentare le vendite.

 

In quanto tempo si vedono gli effetti di una strategia SEO?

La cosa grandiosa della SEO è che ti fa ottenere traffico (e quindi potenziali clienti) in maniera del tutto gratuita.
Purtroppo questo non accade quasi mai nell’immediato ma richiede un po’ di tempo.
In effetti, solo il 5,7% delle pagine appena pubblicate si posiziona tra le prime 10 di Google in un anno, ma non esiste un calcolo matematico che puoi utilizzare per sapere quanto tempo dovrai aspettare per vedere i risultati. In media, potrebbero volerci di 4 ai 6 mesi minimo.
Perché ci vuole così tanto tempo? La velocità con cui puoi vedere i risultati della tua strategia SEO può dipende da:
• La concorrenza che dovrai affrontare
• La quantità di tempo che potrai dedicargli
• Il budget a disposizione
• L’età del tuo dominio
Se il tuo budget te lo permette, potresti prendere in considerazione l’utilizzo di un’agenzia specializzata o di un consulente SEO freelance per aiutarti a raggiungere gli obiettivi più rapidamente. In ogni caso, come sempre, prima inizi e prima vedrai i risultati.

 

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